Complotto Grafico
Complotto Grafico, un gruppo di designer, che attraverso i suoi artefatti visivi ha dato un’impronta marcata e ben definita ai club, in particolare lavoravano per lo Slego, a Viserba di Rimini e per l’Aleph a Gabicce mare.
Complotto Grafico è un gruppo di giovani creativi che si occupa fondamentalmente di grafica, di arredo e realizza operazioni culturali come mostre, performance e happening. Il gruppo è composto dagli architetti Stefano Campana, Maurizio Castelvetro, Giovanni Tommaso Garattoni e Massimiliano Sirotti, dal fotografo Stefano Ferroni e dal pittore Sauro Fiori.
Iniziano a lavorare insieme nel 1982 e proseguono fino al 13 gennaio 1986, giorno dello scioglimento del gruppo; qualche mese più tardi, il 23 aprile 1986, si tiene una riunione ex-Complotto per la gestione dell’archivio, lo scioglimento della società e per definire le questioni contabili.
Ciò che Complotto Grafico si propone di fare è abbastanza simile a ciò che sta succedendo in altre capitali del mondo, dove al punk si sta sostituendo la cultura new wave. La differenza sostanziale però è che i creativi di Complotto Grafico agiscono da “romagnoli”, consapevoli della loro specificità di abitanti della riviera.
Anche se la riviera non ha vissuto il punk perché la metropoli adriatica non è una sola città, ma un insieme di tante località limitrofe, è vero però che il meccanismo che genera la new wave postmoderna è indiscutibilmente presente a Rimini: di conseguenza esiste tutta quella cordata di iniziative e processi che recuperano il passato attraverso materiali già esistenti e celebrano il mescolarsi di mondi diversi e il godere selvaggio dei nuovi mezzi di comunicazione.
Ecco perché lo Slego non è una discoteca, ma un club simile a quelli londinesi sia per l’atmosfera, sia per il taglio, sia per le varie attività proposte (come concerti e performance).
Lo Slego, come l’Aleph, il Vidia o l’Imsomnia nascono come club, ma sono anche l’origine del fenomeno massificato delle discoteche, perché Complotto Grafico mette a fuoco quei meccanismi di comunicazione utili per costruire una vera e propria impresa, con tanto di corporate identity: una discoteca che comunica, che adotta dei marchi, che lavora sugli interni, che progetta manifesti, che presenta personaggi e che anima le serate. Complotto Grafico inizia a fare tutto questo quasi per caso e con poche risorse; il successo, poi, permette di investire di più nei progetti e conferisce al tutto una forma più strutturata e definita.
Complotto Grafico è un gruppo di giovani creativi che si occupa fondamentalmente di grafica, di arredo e realizza operazioni culturali come mostre, performance e happening. Il gruppo è composto dagli architetti Stefano Campana, Maurizio Castelvetro, Giovanni Tommaso Garattoni e Massimiliano Sirotti, dal fotografo Stefano Ferroni e dal pittore Sauro Fiori.
Iniziano a lavorare insieme nel 1982 e proseguono fino al 13 gennaio 1986, giorno dello scioglimento del gruppo; qualche mese più tardi, il 23 aprile 1986, si tiene una riunione ex-Complotto per la gestione dell’archivio, lo scioglimento della società e per definire le questioni contabili.
Ciò che Complotto Grafico si propone di fare è abbastanza simile a ciò che sta succedendo in altre capitali del mondo, dove al punk si sta sostituendo la cultura new wave. La differenza sostanziale però è che i creativi di Complotto Grafico agiscono da “romagnoli”, consapevoli della loro specificità di abitanti della riviera.
Anche se la riviera non ha vissuto il punk perché la metropoli adriatica non è una sola città, ma un insieme di tante località limitrofe, è vero però che il meccanismo che genera la new wave postmoderna è indiscutibilmente presente a Rimini: di conseguenza esiste tutta quella cordata di iniziative e processi che recuperano il passato attraverso materiali già esistenti e celebrano il mescolarsi di mondi diversi e il godere selvaggio dei nuovi mezzi di comunicazione.
Ecco perché lo Slego non è una discoteca, ma un club simile a quelli londinesi sia per l’atmosfera, sia per il taglio, sia per le varie attività proposte (come concerti e performance).
Lo Slego, come l’Aleph, il Vidia o l’Imsomnia nascono come club, ma sono anche l’origine del fenomeno massificato delle discoteche, perché Complotto Grafico mette a fuoco quei meccanismi di comunicazione utili per costruire una vera e propria impresa, con tanto di corporate identity: una discoteca che comunica, che adotta dei marchi, che lavora sugli interni, che progetta manifesti, che presenta personaggi e che anima le serate. Complotto Grafico inizia a fare tutto questo quasi per caso e con poche risorse; il successo, poi, permette di investire di più nei progetti e conferisce al tutto una forma più strutturata e definita.
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